martedì 25 novembre 2008

Trapassato remoto



1.
Ti pensavo una volta.
Ti pensai più di una volta.
Fosti pensata, intensamente.

Ma adesso che non c'è più niente
che fra noi si frappone,
nemmeno un fastidio, un dolore si sente
a pronunciare il tuo nome.

Né freddo né caldo, stella;
luce consumata in pochi anni.
Chissà se sarai ancora bella
chissà se indosserai gli stessi panni.

2.
Ti amavo una volta.
Ti amai più di una volta.
Fosti amata, ripetutamente.

Ma adesso persino la mente,
che cerca l'amore di un tempo, si oppone
a ricordare il tuo nome.

Il tuo nome fondante, quel nome
che m'insegnò la parola amore.
E anche volessi non c'è alcun dottore
che mi rimetta dentro al tuo addome.

3.
Ti volevo una volta.
Ti volli più di una volta.
Fosti voluta fortissimamente.

Ma adesso persino il volere
è diventato impotente
a frugare nei cassetti della mente

l'amore che un tempo intercorse
e ci trasportò fin sopra le stelle
con le mani sui reni a tenerci
stretti per non cadere di schianto

come di fatto cademmo.



Nessun commento: