venerdì 30 settembre 2011

Intermezzo interrotto




Io non sono certo un musicologo, ma non ho mai capito perché Bartok non abbia ripetuto più e più volte, dentro al suo intermezzo, il tema musicale che si ascolta tra 1'09" e 1'43"; un tema che non vorrei mai avesse fine tanto mi trascina dentro la vertigine del sublime. Ah, forse per questo è stato chiamato interrotto...

Proteste globali


A vedere queste immagini di proteste sparse un po' ovunque per il pianeta, viene da chiedersi, anzi: da chiedere agli sgherri del potere: chi cazzo state proteggendo? Quando tornate a casa dalle vostre famiglie, come vi sentite dentro? Lo stomaco, tutto a posto? Leggermente un po' a disagio, no? Guardate, vostra mamma che vi grida: “Figli di puttana vergognatevi”. Chi ha ragione? Pensateci, pensate quanto valore ha chi state proteggendo. No, non dico di gettare il protetto tra le fauci della folla. Dico semplicemente: sentitevi anche voi, per un momento, parte della protesta, del popolo che chiede giustizia, uguaglianza, libertà.

Love’s like the wind

Ho trovato in rete questa poesia di un certo Neil Gaiman

I don’t think that I’ve been in love as such,
Although I liked a few folk pretty well.
Love must be vaster than my smiles or touch,
For brave men died and empires rose and fell
For love: girls followed boys to foreign lands
And men have followed women into Hell.

In plays and poems someone understands
There’s something makes us more than blood and bone
And more than biological demands…
For me, love’s like the wind, unseen, unknown.
I see the trees are bending where it’s been,
I know that it leaves wreckage where it’s blown.
I really don’t know what ‘I love you’ means.
I think it means ‘Don’t leave me here alone.’


Mi è piaciuta. Provo a tradurla - liberamente.


Non penso ch'io sia stato molto innamorato in vita mia,
Anche se quel poco che lo sono stato mi è piaciuto molto.
L'amore è maggior cosa del baciarsi o toccarsi, chiaro.
Uomini coraggiosi sono morti per amore e imperi
nati e crollati: giovani che s'inseguono in terre straniere
e adulti che s'inseguono all'inferno.


Nei libri leggiamo che qualcuno ha capito
Che l'amore fa di noi qualcosa ch'è più del nostro sangue,
Più delle nostre ossa, più dei nostri biologici bisogni.
Per me l'amore è come il vento, invisibile, sconosciuto.
Sembra che dove amore passa pettini alberi,
Ma so che quando soffia porta anche il naufragio.
Non so davvero quale sia il significato di “Ti amo”.
Credo questo: “Non mi lasciare solo, dammi la mano”.


P.S.
Si accettano caldamente versioni migliori.

giovedì 29 settembre 2011

Non si può ancora morire

Si tratta di uomini?
Sì.
Di che tipo?
Normali: uomini, donne.
Cosa hanno da raccontare?
Fatiche.
Di che genere?
Di vivere, capisci.
Capisco, infatti.
Sai, infatti, a volte, la vita non si scioglie, non fila via liscia, come acqua di fiume, anche se poi arriva in fondo, alla foce, lo stesso.
Cosa c'è in queste vite che non fila liscio?
Sentimenti - e non solo. Mali, soprattutto. Quelli che decidono da soli dove colpire così perché hanno deciso di farlo. 
Uno pensa sempre di avere la propria vita in pugno.
Uno pensa sempre che la sua vita sia qualcosa di cui lui ha potere.
Ma esistono poteri che hanno più poteri sulla tua vita di quanto tu ne abbia anche se ne sei, a parole, proprietario.
Beneficiario.
Maleficiario.
Cazzo, perché a volte il tuo corpo si fa prendere d'assalto dal male, da quello stronzo di cancro così anche se non te l'aspetti, chi se lo aspetta in fondo, ma nessuno, così, perché si vive, tocca morire, ma perché quelle cellule non ti hanno bussato alla porta dicendoti, guarda noi colpiamo lì perché abbiamo fame di corpo, e il tuo è adatto e perché è adatto, è atto, e allora prendilo e fai di me quello che vuoi sia fatto, io mi metto lì a disposizione, per fortuna i medici, lo studio, i farmaci, le cure, le luci, i cari, i cani, i tuoi ricordi di bambino in cui facevi qualcosa che ti ricordi solo ora, sono momenti precisi, lacrime, lenzuola bagnate, mi piscio addosso, ho bisogno di orinare ma non posso orinare, i tubi, le mani di chi sono quelle  mani non sono mai le mani di chi vorrei vicino ora che non posso più fuggire, sono stanco, sono stanca, potessimo staccarci dalla vita coi corpi che diventano sassi e li vedi i sassi che durano anche se ci passano sopra i carrarmati russi, non piangere, non ridere, non.
Alzati.
Sono alzato.
Mi sembrava infatti, ma era un sogno.
Non è vero, non è un sogno.
Vorrei che lo fosse così domani andrò dal dottore a raccontarglielo.
Ti vuoi far giudicare da loro.
Non voglio farmi giudicare.
Non esiste alcun giudizio valido.
Io quando la dentista mi levò il dente del giudizio non sentii niente e l'abbracciai piangendo dalla paura.
Non era paura.
Era che cosa?
Era come se rinascessi, da un'altra donna.
E dov'è quella donna, ora?
Distesa, malata, pare dorma. Pare sogni.
Io sono con lei.


Berlusconi sputtanato da Wikipedia

1. «I magistrati che hanno ucciso Craxi ora hanno me come obiettivo».
Affetto da cardiopatiagotta e da molti anni malato di diabete, affetto da tumore ad un rene, Bettino Craxi morì, da latitante il 19 gennaio del 2000 per un arresto cardiaco.
2. «La verità è che in Italia c'è una dittatura dei magistrati». 
La dittatura è una forma autoritaria di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dittatore, non limitato da leggicostituzioni, o altri fattori politici e sociali interni allo Stato.
3. «Che cosa serve andare a votare? Decidono loro chi vince e chi perde». 
Da uomo politico siede alla Camera dei Deputati dal 1994, anno della sua prima elezione. Ha ottenuto quattro incarichi da presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006);[5] ed infine nella XVI (2008). Complessivamente Silvio Berlusconi detiene il record di durata in carica come presidente del Consiglio dell'Italia repubblicana e ha presieduto il gabinetto di governo più longevo della Repubblica Italiana (Berlusconi II)[6]. È, inoltre, il terzo politico italiano per durata complessiva al governo, dal 1861 ad oggi (preceduto solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti).
4. «Ogni volta che facciamo una legge arriva qualcuno di Magistratura democratica che la impugna e la Corte costituzionale di sinistra gli dà ragione». 

NomeRuoloElezioneGiuramentoEletto da
Alfonso QuarantaPresidente16 dicembre 200327 gennaio 2004Consiglio di Stato
Alfio FinocchiaroVice Presidente7 novembre 20025 dicembre 2002Corte di Cassazione
Franco GalloComponente14 settembre 200416 settembre 2004Presidente della Repubblica
Luigi MazzellaComponente15 giugno 200528 giugno 2005Parlamento in seduta comune
Gaetano SilvestriComponente22 giugno 200528 giugno 2005Parlamento in seduta comune
Sabino CasseseComponente4 novembre 20059 novembre 2005Presidente della Repubblica
Giuseppe TesauroComponente4 novembre 20059 novembre 2005Presidente della Repubblica
Paolo NapolitanoComponente5 luglio 200610 luglio 2006Parlamento in seduta comune
Giuseppe FrigoComponente21 ottobre 200823 ottobre 2008Parlamento in seduta comune
Alessandro CriscuoloComponente28 ottobre 200811 novembre 2008Corte di Cassazione
Paolo GrossiComponente17 febbraio 200923 febbraio 2009Presidente della Repubblica
Giorgio LattanziComponente19 novembre 20109 dicembre 2010Corte di Cassazione
Aldo CarosiComponente17 luglio 201113 settembre 2011Corte dei conti
Marta CartabiaComponente2 settembre 201113 settembre 2011Presidente della Repubblica
ComponenteParlamento in seduta comune

Sopra, i membri comunisti della Corte Costituzionale.

5. «Il popolo dovrebbe insorgere contro questa situazione». 
L'insurrezione è un tipo di conflitto armato appartenente alla tipologie delle guerriglie e deriva da oppressione dura e insopportabile di un popolo sopra un altro, o di un governo sul suo stesso popolo. In questo ultimo caso l'insurrezione può essere considerata essenzialmente la fase culminante del processo rivoluzionario.
6. «Le leggi sulla libertà e sul garantismo sono bloccate dalla magistratura e a volte dobbiamo mediare con il Capo dello Stato che non vuole firmarle».

Napolitano viene accusato di aver firmato alcune delle leggi approvate dal Parlamento su proposta del Governo giudicate "delinquenziali"[17][18] dall'opposizione. In particolare:
  • In occasione della promulgazione del Lodo Alfano il blogger Beppe Grillo ha posto cinque domande molto critiche al Presidente della Repubblica in carica, colpevole, secondo l'autore, di aver firmato e quindi legittimato una legge anticostituzionale,[19], per il quale è stato richiesto il pronunciamento di costituzionalità da parte della Corte Costituzionale e che il 7 ottobre 2009 la Corte stessa ha effettivamente ritenuto incostituzionale. In data 21 maggio 2009, sul sito web della Presidenza della Repubblica è stato pubblicato un comunicato ufficiale[20] di risposta alle critiche mosse da un banner e da un video pubblicati sul blog di Beppe Grillo. In una intervista su Repubblica l'ex-presidente Carlo Azeglio Ciampi ha espressamente criticato la scelta di Napolitano di firmare subito e soprattutto di usare come scusa il fatto di aver dichiarato, in risposta ad una domanda specifica di un cittadino "Tanto se me le ripresentano uguale a quel punto sono costretto a firmarla".[21]
  • In occasione della promulgazione del cosiddetto Scudo fiscale, l'Italia dei Valori di Antonio di Pietro ha nuovamente criticato Napolitano per aver firmato senza rinvio una legge accusata da molti economisti di essere un mezzo per riciclare legalmente denaro sporco. Di Pietro ha definito la firma "un atto di viltà".[22]
  • Qualche settimana prima delle elezioni regionali del 2010, a seguito dell'esclusione delle liste PDL in Lazio e Lombardia, Napolitano ha firmato nottetempo il decreto legge del governo per la riammissione delle liste escluse. Per questa scelta Di Pietro ha dichiarato di valutare una richiesta di impeachment.[23]
  • Nell'aprile del 2010 Giorgio Napolitano promulga con la propria firma la legge sul legittimo impedimento del premier e dei ministri, mentre i pm di Milano si dicono pronti a ricorrere alla Consulta per sollevare eccezione di costituzionalità.[24] Nel gennaio 2011 la corte ha ritenuto la legge costituzionale solo in parte.
  • Altre promulgazioni criticate e discusse hanno riguardato il decreto Mastella per distruggere i dossier della security Telecom, l’ordinamento giudiziario Mastella-Castelli, la legge salva-Pollari, la norma della penultima finanziaria che raddoppia l’Imposta sul valore aggiunto a Sky, i due pacchetti sicurezza Maroni accusati di contenere norme anti-rom e anti-immigrati.[25]


Gli ultimi giacimenti greci

La Grecia, sappiamo, deve ripagare il debito, enorme debito contratto, pena il fallimento dello Stato. L'Unione Europea, di concerto coi grandi creditori, impone allo Stato greco una cura fatta di tagli alla spesa pubblica, enormi tagli, e di tasse, enormi tasse, che tutti i cittadini greci, che fanno parte del suddetto Stato, saranno costretti a pagare. Di queste ultime, c'è una tassa particolarmente odiosa che mostra benissimo quanto un governo di uno Stato indebitato, per riottenere nuovi crediti da altri Stati e da altri Istituzioni, sia arrivato alla frutta delle soluzioni possibili.
Sentite qua:
Passa la nuova tassa sull’abitazione: fino a 16 euro al metro quadrato secondo il valore catastale su base annua per i proprietari
Io penso che, dopo una legge del genere, non resti altra soluzione che questa sotto illustrata:

mercoledì 28 settembre 2011

Abitarsi nei sogni

ad A.V.
Sono stato sognato e vorrei davvero essere io
colui che riempiva così bene il tuo sogno -
la ricerca di uno che sa le cose e le sa dire
in una forma che dona pace agli occhi e al cuore.

Ma io ero un altro da me stesso, un punto
un tipo assai diverso da quello che sognavi
ero uno incartato che non si spiega e resta
inespresso nei suoi nascondimenti

Qualcuno pare addirittura porre a esempio
quello che faccio e lo tiene a mente
come fornisse ricette e soluzioni
alla fatica del vivere, ma l’oracolo

abita un’altro mondo e non in questo.
Cerchiamoci nei pensieri amica e basta
facciamo un cerchio ecco la figura
giusta per intrappolare il tempo

Tu che chiusa sei in quella stanza
e non sai se la tua mente ti risponde
torna presto a illuminare questi passi
che non sanno più la direzione

E se il vero che ti strappa e ti ferisce
fosse solo una finzione e tutto
ciò che sento fosse solo disegnato
dentro quello specchio che riflette

un’immagine ancora rarefatta  -
allora potrei trovare una nuova forza
i chilometri necessari di un amore
che ha trovato le parole per esistere.

Che bel termosifone


Mi sto preparando per la stagione invernale.

Proposte indecenti

Allora,  poco fa ho scritto un post per segnalare un post di Eschaton (guardate sotto, inutile rilinkare) dov'egli, in buona sostanza, affermava che:

  • Il proletariato cognitivo è una grande cazzata. Infatti, nel mondo alfabetizzato, tutti, più o meno, scorreggiano pensieri. Chi meno, chi più; chi meglio, chi peggio. Ma insomma, avere la presunzione che, dai propri pensieri, dalle proprie facezie, scaturiscano quattrini così solo perché anch'io sono un creativo, beh, questo, concedetemi, è un pensiero del cazzo.
  • Ogni tanto può accadere che, tra noi alfabetizzati si trovi qualcuno che, per qualche fortuita circostanza unita al merito, entri nel giusto canale per guadagnare dal proprio "scrivere". I casi in cui, tra questi pochi, appaiono genî è molto, molto raro e, soprattutto, essi, se lo saranno lo potranno dire solo i decenni a venire, il fatto se saranno studiati e analizzati divenendo punti di riferimento della storia del pensiero umano. Un Paolo Giordano, per esempio (sparo un nome a caso), avrà spazio nelle antologie scolastiche? Lo ha già? Non leggo più antologie scolastiche, meno male.
  • Ma ecco la domanda decisiva di Eschaton: «Perché ognuno dovrebbe essere pagato per ciò che scrive? Certo, se fuori fanno la fila per leggere il tuo libro, è naturale che tu ci guadagni[...] Ma la mia scrittura non è un lavoro: è in minima parte un diletto e in massima parte un tentativo di “fare cose con le parole”. Si tratta sopratutto di una possibilità garantita dal capitale economico e culturale di cui dispongo». Per me diletto lo è in massima parte, dato che mi diverto a scrivere proprio in virtù del fatto che, mi sembra, di riuscire in questo modo a fare qualcosa con le parole, qualcosa che mi dona gratificazione - e forse salvezza (anche se non so da che cosa).
Infine, ecco la ragione per cui ritorno a parlare di certe cose: se guardate bene, nel post sotto, c'è un commento di un certo Giuseppe il quale mi propone di collaborare al suo «blog a carattere sociale e collaborativo» offrendomi articoli (!) che, se io consentissi di pubblicare nel mio blog, mi verrebbero pagati 25€ l'uno, grazie al fatto che, com'egli scrive, «il tutto viene remunerato mediante il sistema adsense di google, facile, veloce e sicuro». 
Concludo con due righe pubbliche dirette al Sig. Giuseppe. 
Esimio, già altre volte ne ho parlato: io sotto cento euro a botta (a post) non scendo, e lo scrivo io, il post, non voglio certo che altri scrivano nel mio, ovvero decido io e solo io eventualmente a chi dare la voce qui. Cento euro netti, il bollo d'imposta lo paga lei, io qualche modo di emettere fattura lo trovo, sentirò un mio amico commercialista. Cento euro è una tariffa onesta, pensi un po' quanto mai sarà pagata quella rubrichina musicale del menga che Christian Rocca tiene nelle pagine finali della Domenica del Sole 24 Ore che tutte le volte che la scorgo rimpiango l'1,20€ dato al giornale della Confindustria. Se crede ch'io sia esoso, la prego, volga lo sguardo altrove; poi torni pure qui, a leggermi, se vuole, gratuitamente; ma non si riprovi farmi simili proposte oscene, altrimenti, la prossima volta, userò un tono meno cortese e più villano, il tono giusto, insomma, di chi prende il giusto fiato per farle o' pernacchio.