sabato 30 marzo 2013

Non di questo c'è bisogno


Se l'attuale situazione politica italiana può dirsi tragica è perché, sia pure in misura molto depotenziata, la lotta che si svolge tra i contendenti, un tempo, sarebbe stata soggetto per una tragedia.
Gli elementi ci sono tutti: è in corso una crisi*, che sembrava esclusivamente di natura economica e si è trasformata in una vera e propria crisi di sistema. Tutti i protagonisti della lotta politica si rinfacciano le colpe e scaricano sull'altro la responsabilità della situazione. Anche chi non è responsabile della situazione, i lungimiranti Tiresia che guidano il M5S, sono entrati nell'agone non certo per far da pacieri, ma per menar fendenti a destra e a manca, nutrendo così la speranza di mettere tutti a tappeto e uscirne vincitori.
Intanto il Corifeo (voce del popolo che sta a guardare, impotente) intona la seguente voce:
O rintronàti, «a nostro modo di vedere, l'ira ha ispirato le [vostre] parole. Non di questo c'è bisogno: la cosa che conviene esaminare è il modo di risolvere gli oracoli». Sofocle, Edipo Re.
Ma per risolvere gli oracoli degli dèi (che non sono più a Delfi, ma a Bruxelles - tanto per citare una capitale dove spesso soggiornano), in una situazione di crisi parossistica come la presente, ci sono soltanto due possibilità:
a) trovare un colpevole talmente colpevole, tipo Edipo, che riesca a incanalare su di sé tutti gli odi, di modo che questi vadano a concentrarsi su una vittima condivisa - sempre a condizione che questo colpevole accetti il suo ruolo di buon grado, senza fare tante chiamate di correo, come fece Craxi (perché sì, durante tangentopoli, il Psi fu il partito che proporzionalmente, aveva rubato più di tutti; ma  era altresì vero che non era il solo partito ladrone). Oppure,
b) fare tutti un passo indietro e assumersi per intero le proprie responsabilità, senza poi andare a rinfacciare quelle degli altri.

Se, come sembra, tra una decina di ore il Presidente della Repubblica conferirà a qualcuno/a l'incarico istituzionale di formare un nuovo governo, questo tentativo sarà concretamente valevole se tutti i partiti dell'arco costituzionale lo sosterranno. Ma non sarà così. Ci sarà subito qualcuno che, soddisfatto, inizierà a gridare all'inciucio. E, allo stesso tempo, invece, tra coloro che appoggeranno il nuovo governo, ci sarà poi chi riuscirà meglio a giocarselo in chiave elettorale - e, tristemente, non sarà il Pd.

E allora tanto valeva la pena insistere con Bersani per non mandarlo così a Colono, né zoppo, né cieco, ma completamente frastornato. A che serve un capro espiatorio se poi non diventa un santo?

*Le cui cause sono note, ma rimosse: il capitalismo è fallito, ma non è morto (tipo Berlusconi in politica, per intenderci).

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