domenica 2 marzo 2014

Per poter rubare

«In tutte le conquiste vi sono tre possibilità. Il popolo conquistatore sottomette il popolo vinto al suo proprio modo di produzione (ad es., gli inglesi in Irlanda in questo secolo [XIX ndr]); oppure lascia sussistere l'antico modo di produzione e si accontenta di tributi (ad es., i turchi e i romani); oppure, infine, si determina un'azione reciproca che genera qualcosa di nuovo, una sintesi […]. In tutti i casi è il modo di produzione – sia quello del popolo conquistatore, o quello del paese conquistato, oppure quello risultante dalla fusione di entrambi – che è determinante per la nuova distribuzione che subentra. Benché quest'ultima appaia come un presupposto per la nuova epoca della produzione, è essa stessa, a sua volta, un prodotto della produzione, non soltanto della produzione storica in generale ma d'una produzione storica determinata.
I mongoli, per esempio, devastando la Russia, agivano in modo conforme alla loro produzione, la pastorizia, per la quale una delle condizioni fondamentali è costituita dall'esistenza di grandi distese inabitate […].
È una nozione tradizionale che in certi periodi si sia vissuto soltanto di rapina. Ma, per poter rubare, è necessario che vi sia qualcosa da rubare e quindi che vi sia della produzione. Il genere di rapina è esso stesso determinato a sua volta dal genere di produzione. Una stockjobbing nation [nazione di speculatori di Borsa], per esempio, non può essere rapinata allo stesso modo di una nazione di vaccari».
Karl Marx, Introduzione del 1857 a Per la critica dell'economia politica.

È un periodo che, una volta soddisfatti i bisogni primari e compiuti i doveri che la quotidianità impone, o penso al sesso o leggo Marx. Certo, con Marx, oggi, è difficile sia fare sesso che fare politica. Ma le vere soddisfazioni intellettuali e corporali o sono inattuali (pur essendo attuali sommamente) o non sono. Come fo a eccitarmi con un libro di Rampini in mano o, peggio ancora, con quello di Alan Friedman che mi ha bannerizzato anche l'uccello? Avrei più argomenti mondani di conversazione con essi e scoperei di più, convengo, ma a che scopo? Ve lo spiego dopo, lo scopo.

Per ora mi limito a rilevare come quanto sopra trascritto sia estremamente pertinente anche con la situazione in Ucraina. In altri termini, per capire perché i russi l'hanno invasa, è altresì utile leggere tra le righe delle sopra elencate «possibilità», così come per il fatto che, data la vastità della crisi dello stato ucraino, i russi, per poter continuare a rubare, hanno bisogno che ci sia qualcosa da rubare (o che almeno questo non venga rubato dall'Occidente) e dato che i loro referenti – Yanukovich in primo luogo, ma anche la Timoshenko in seconda battuta – non garantiscono più loro sicuri introiti, ecco che hanno spedito l'esercito, manco fosse, l'Ucraina, «una nazione di vaccari».

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