sabato 22 novembre 2014

Apple Marcia

La Stampa (1)
«Alla Apple non c’è alcuna disparità di trattamento tra gli impiegati eterosessuali e quelli appartenenti alla comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). A certificarlo, a breve distanza dal coming out del Ceo Tim Cook, è il Corporate Equality Index, la graduatoria stilata dall’Human Rights Campaign. La fondazione, che difende i diritti delle persone Lgbt, ha preso in esame centinaia di aziende Usa. Apple è stata promossa a pieni voti per il tredicesimo anno consecutivo.»
La Stampa (2)
«In un rapporto pubblicato ieri, il China Labor Watch, l’ente non profit con sede a New York per la difesa dei diritti dei lavoratori del Paese orientale, ha denunciato diverse violazioni etiche e legali contro gli operai della Jabil. L’azienda di St. Petersburg (Florida), partner del colosso di Cupertino, costringerebbe gli operai della sua fabbrica a Wuxi a lavorare eccessivamente, con turni della durata di 11 ore e solo 30 minuti di pausa, in stanze sovraffollate e senza un’adeguata formazione.  Sempre secondo China Labor Watch, il 92% degli impiegati supererebbe le 60 ore di lavoro a settimana stabilite da un protocollo firmato Apple per tutelare i dipendenti dei suoi fornitori. »
via
Translations of poems by Xu Lizhi (许立志), the Foxconn worker who committed suicide on 30 September 2014, at the age of 24, in Shenzhen, China. Also includes an obituary with some explanatory notes.
《冲突》
"Conflict"
他们都说
They all say
我是个话很少的孩子
I'm a child of few words
对此我并不否认
This I don't deny
实际上
But actually
我说与不说
Whether I speak or not
都会跟这个社会
With this society I'll still
发生冲突
Conflict
-- 7 June 2013

Il capitale ha deciso da un po' di tempo di concedere pari diritti e opportunità a coloro i quali, a vario genere e tipo, appartengono e/o si riconoscono nella comunità LGBT. Tutto questo, chiaramente, in una certa parte di mondo dove il cosiddetto mercato è saturo e si cercano di battere nuove piste nel marketing. Per esempio: gli uomini si lasciano crescere in massa la barba e i produttori di lamette e rasoi sono in crisi? Sia dato il via alla produzione e alla pubblicità del rasoio ergonomico taglia peli del culo.

Tengo a precisare che qui si saluta con gaudio il fatto che, seppur con notevoli sforzi e pene, la comunità LGBT sia riuscita a ottenere il riconoscimento dei propri diritti e la fine della disparità in certe zone del mondo.

Nondimeno, è altrettanto doveroso far notare che la questione lavoro salariato, se aveva trenta o quarant'anni fa un certo grado di interesse e attenzione (qualche scontro pure), oggi pas de problèmes, è naturale che le cose vadano come vanno, che ci siano da una parte i proprietari dei mezzi di produzione (affiancati da banchieri, agenti di borsa, politici, militari, imbonitori curturali)  e dall'altra i proprietari della sola forza lavoro che o la vendono e fanno i salariati a certe condizioni (che cambiano a seconda della latitudine e della longitudine), o i disoccupati e i morti di fame o di colera.

Per concludere: è indubbio che il sacrificio e la lotta abbiano permesso alla comunità LGBT di ottenere diritti e la graduale fine delle discriminazioni, ma questi risultati sono stati ottenuti e concessi perché non turbano affatto l'andamento generale del sistema di sfruttamento della forza lavoro.

Paradossalmente: è più facile che tutti i lavoratori della Foxconn (e non solo loro, ma tutti i lavoratori del mondo compresi quella della FCA) diventino LGBT piuttosto che riuscire a lavorare 20 ore a settimana senza alcuna riduzione dello stipendio.

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