mercoledì 1 aprile 2015

Il carattere terreno del pensiero

Lena Johansson, Leken, 2015

«La questione se al pensiero umano appartenga una verità oggettiva non è una questione teorica, ma pratica. È nell'attività pratica che l'uomo deve dimostrare la verità, cioè la realtà e il potere, il carattere terreno del suo pensiero. La disputa sulla realtà o non-realtà di un pensiero che si isoli dalla pratica è una questione puramente scolastica.» K.Marx, Seconda Tesi su F.

Il carattere terreno del mio pensiero è qui - e vale poca cosa in fatto di verità, ovvero di presa sulla realtà o presa del potere. Io posso una sega nulla. O meglio: posso poco. Posso nella misura in cui posso esprimermi (è relativamente tanto ma non serve a un cazzo, forse solo a me), muovermi, fare cose che cercano di soddisfare corpo mente miei e del prossimo (familiare e amicale).
Per il resto, sono limitato dall'epoca - fino a quanto non lo so, poniamo fino a un certo punto - e dalla condizione sociale dove sono stato precipitato ai natali, ma senza mai avere la fissa di porsi tal condizione come fardello, per ciò che, sinora, essa non ha gravato, ovviamente, sulla ricerca del buon vivere, più o meno gaudente.

La tristezza mi ha sempre rotto i coglioni.

Non perché non sia mai stato triste. Ma la malinconia è una condizione da far passare presto sennò urlo. Meglio: sennò scrivo. Per non isolarmi dalla pratica.

4 commenti:

luigi castaldi ha detto...

La forza sia con te.

Luca Massaro ha detto...

Eccola.
Buon aprile.

Olympe de Gouges ha detto...

Seconda Tesi su Facebook ?

Luca Massaro ha detto...

Sì, proprio quella ;-)