domenica 26 aprile 2015

Voce del verbo: asfaltare

Da quando il costo al chilometro ha raggiunto livelli proibitivi per le casse delle amministrazioni pubbliche, tanto che le strade che possono pregiarsi di un nuovo manto sono quasi esclusivamente quelle a pagamento, del verbo asfaltare resta un uso meramente metaforico, specificamente quando si indica che un soggetto  sovravanza, surclassa, domina, seppellisce definitivamente qualcosa o qualcuno.
Esempio fresco fresco: Gianni Morandi «si è confrontato singolarmente con ciascuno dei suoi detrattori; li ha cortesemente asfaltati uno a uno». (Giglioli).

Ora, io non ho niente contro l'asfalto, anzi: lo considero una delle più importanti invenzioni umane. Per dire, avessi qualche petroldollaro, asfalterei persino il piazzale di ghiaia antistante casa. Inoltre, non sono un integralista per quanto concerne l'aderenza alla definizione stabilita a ogni singola voce del lemmario. Esprimo soltanto un mio particolare fastidio verso tutte quelle forme verbali che non sono altro che forme linguistiche virali, durano giusto il tempo che il linguaggio sviluppi gli anticorpi e le espella. Convengo che non sono determinazioni che si stabiliscono a tavolino; nondimeno è sufficiente un po' d'occhio e un po' d'orecchio per capire quando una parola, se scritta o pronunciata, fa pena oppure no.

6 commenti:

Luca Massaro ha detto...

Pare che sia lo stesso Morandi, a sua insaputa.

UnUomo.InCammino ha detto...

Più asfalto a deficit e debito per tutti!

UnUomo.InCammino ha detto...

L'impoverimento del linguaggio e del lessico non è casuale insieme con le mode scemotte che non mancano neppure nella lingua parlata.
Il fatto è che esistono registri diversi e lingue diverse e questo è un problema antico. Ad esempio proprio nella Grecia, dove esisteva un greco dotto e un greco popolaresco.
Tu puoi decidere che ci sono persone che possono elevarsi, studiare e apprendere anche un registro colto (sempre minoritario) oppure fare il contrario, abrutire abruttire il linguaggio, puntare sulla quantità invece che sulla qualità.

Ciò che è stato fatto in italia proprio con la televisione che ha uniformato e "peggificato" la lingua.
Parlo male così tutti mi capiscono è più facile che parlo bene così alcuni mi capiscono e altri si impegnano per capirmi migliorando.

Marino Voglio ha detto...

(vorrei osservare umilmente, se è permesso a un borgataro con scuola dell'obbligo e nemmeno più tanto fresco di studi, che:
1. il linguaggio ci sta mettendo un bel po' a espellere "asfaltare" nel senso di "lasciare le lor membra ai cani in preda e pastura agli uccelli", visto che io lo sento da sempre e ho ormai ahimé più di cinquant'anni
2. la pena magari dipende dalla maggiore o minore principessasulpisellITÀ - intesa come qualità ideale - di OGNI proprietario del dato occhio/orecchio...?
2bis. ...non posso fornire prove naturalmente, ma scommetterei una palla sul fatto che se ariosto leggesse leopardi direbbe ammazza come scrive demmerda 'sto regazzino, ma lo pagate pure? dove andremo a finire Duca mio slurp slurp slurp)

Luca Massaro ha detto...

@ Marino, rispondendo ai punti:

1) io invece lo sento da meno tempo, anche in riferimento allo sport, il calcio per esempio: «Il Real Madrid ha asfaltato il Siviglia», non veniva mica detto vent'anni fa.
2) principessa col pisello: mi sta bene (senza alcun riferimento a De André).
3) tienti la palla per altre occasioni, un arrosto per esempio.

Luca Massaro ha detto...

@ Lorenzo

Io son un fan di Giustino Fortunato.