domenica 8 novembre 2015

Poveri cristi

1.
«La leggo spesso su "l'Espresso", caro Fittipaldi. Leggo le sue inchieste sui politici e sui corrotti. Leggo che scrive anche di Vaticano, ogni tanto. Bello il pezzo sugli scontri nello Ior. Ma un po' impreciso, secondo me. Ora io vorrei aiutarla, voglio raccontarle segreti inconfessabili. Se la sente di scrivere della Santa Sede di cose che nessuno ha mai scritto prima?». Ecco. La storia del mio libro, "Avarizia", comincia così. Nel giugno del 2014, quando un giovane sacerdote che avevo conosciuto qualche anno prima e che aveva fatto carriera sotto il Cupolone disse che qualcuno «molto in alto» voleva conoscermi. [*]

***
2.
Cosa vorrebbe che arrivasse al lettore leggendo il suo libro?

Che nel 2013 i conti erano compromessi, che c'è in atto il tentativo di riforma del Papa, ma che è ostacolato all'interno della Curia, perché c'è uno scontro tra il vecchio e il nuovo. Sono due visioni diverse della Chiesa. Il Papa dice che la Chiesa per essere credibile deve essere povera e dall'altra parte, invece, ci sono coloro che dicono che non si amministra la Chiesa con le ''ave marie'', come diceva il cardinale Marcinkus.[*]
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Io non credo che in Vaticano vi sia uno scontro tra il vecchio e il nuovo, anche perché è difficile distinguere e definire cosa sia nella sostanza “vecchio” e cosa sia nella sostanza “nuovo”. Visioni diverse della Chiesa? Ma stiamo scherzando? La visione è stessa: coltivare fedeli, riunire quante più persone possibile sotto lo stesso Credo, influenzare le coscienze (individuali e collettive) e le politiche governative di vari paesi. In definitiva, cambiano soltanto le modalità mediante le quali le “opposte visioni della Chiesa” cercano di realizzare il medesimo obiettivo.
Infine, non v'è affatto contraddizione tra quello che dice Papa Francesco e quello che diceva il cardinale Marcinkus, giacché pure la povertà richiede di essere amministrata oculatamente, senza avemarie o paternostri. In altri termini, è per salvare la Chiesa che il pontefice reclama povertà e misura e perciò chiede siano fatte le riforme, non certo per dissolvere la ricchezza della Chiesa a favore della povertà e della miseria.

N.B.
Un plauso comunque a Gianluigi Nuzzi e a Emerson Fittipaldi.

1 commento:

Marino Voglio ha detto...

ehi, anche un plauso a agostino sempresialodato di bartolomei però.