domenica 17 aprile 2016

Come son giuste le elezioni


«L'iperesaltazione della mascolinità come ideale fantasmatico perderebbe la sua forza di motivazione compensatoria per la condotta e di modello fantasmatico per l'auto-creazione. Un uomo connotato dal punto di vista di genere dovrebbe attraversare un fiume come fa ogni altro mortale». Judith Butler, Violenza, non-violenza: Sartre su Fanon, (ed. or. 2006), in Aut Aut, n. 344, ottobre-dicembre 2009

Ho votato - e non è stato semplice: c'erano troppe scrutatrici dalle camicette a fiori e dai sorrisi inquisitori, e trovarmi per un attimo davanti a quella primavera, con il presidente di seggio che sicuramente mi guardava storto perché non badavo a lui, bensì alle camicette, mi ha messo a disagio. Per questo sono entrato nella cabina con le idee confuse, non sapendo esattamente quale opzione scegliere tra le due proposte, così ho votato forse.
Solo dopo, infilando¹ la scheda nell'urna di cartone, ho ritrovato chiarità.

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¹ Chissà se Judith Butler, uno dei più autorevoli filosofi del gender, sarebbe d'accordo nel proporre - a livello mondiale - una diversa forma del foro dell'urna elettorale, per esempio rotonda, per la parità effettiva di genere.

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