giovedì 18 agosto 2016

I meriti eccezionali

«Gli imprenditori hanno meriti eccezionali ma non dovrebbero sfuggire, come classe dirigente, a qualche serena autocritica. Non sembrano così impegnati nel ridurre i sussidi pubblici alle imprese che distorcono la concorrenza. Non suscita alcun sincero dibattito la scelta di chi trasferisce sede legale e fiscale all’estero pur continuando a sventolare la propria italianità. Non vi è, tranne rari casi, una discussione meno rituale sul modello industriale del futuro.» F. de Bortoli, 18 agosto 2016.

Premessa «per evitare possibili malintesi. Non dipingo affatto in luce rosea le figure del capitalista e dei proprietario fondiario. Ma qui si tratta delle persone soltanto in quanto sono la personificazione di categorie economiche, incarnazione di determinati rapporti e di determinati interessi di classi. Il mio punto di vista, che concepisce lo sviluppo della formazione economica della società come processo di storia naturale, può meno che mai rendere il singolo responsabile di rapporti dei quali esso rimane socialmente creatura, per quanto soggettivamente possa elevarsi al di sopra di essi.» K. Marx, Prefazione alla prima edizione del Capitale

Com'è che io, da quando ho letto questa frase di Marx, non riesco più del tutto a dire stronzo in faccia al singolo capitalista ma più volentieri lo dico a chi ne tesse le lodi e lo invita a critiche costruttive là dove tutto è da decostruire?
E poi ancora con questa storia di chiamarli imprenditori:  i capitalisti non intraprendono un cazzo nulla, non fanno altro che seguire le “necessità” del capitale, essendone anche loro, seppur da un lato del privilegio, schiavi del movimento che esso genera, che è quello di accrescere se stesso, pena il suo fallimento. Infatti, la tiratina d'orecchie data a coloro che hanno trasferito «sede legale e fiscale all'estero pur continuando a sventolare la propria italianità», a chi è data? A degli imprenditori? Sono almeno quattro generazioni che gli Agnelli non intraprendono una sega nulla, che hanno preso molto più che dato all'Italia. Piuttosto prenditori, quindi, altro che chiacchiere sui meriti eccezionali. Chi si sbatte le palle alla catena di montaggio o in ufficio con turni di 7/8 ore al giorno per 40/42 ore settimanali, questi sono meriti straordinari, egregio keynesiano liberaldemocratico che, per ottenere «serene autocritiche», ti prodighi in morsettini e leccatine (anal rimming?) per vedere se da quelle vacche dell'intrapresa si possa nuovamente mungere il buon latte che fu.

2 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

a fra', l'aria elvetica ti giova

Luca Massaro ha detto...

Sì, è un'aria ricca: come respiri ti partono 40 CHF (multa per disco orario).