domenica 21 agosto 2016

Spigolature

Camminando sul bordo del lago o nei centri e nelle vie commerciali delle cittadine in cui trascorro i presenti giorni di vacanza, incontro sovente molte donne musulmane, di ceto sociale medio alto, credo, dato che sono questi luoghi di villeggiatura che ospitano tradizionalmente un turismo facoltoso (io sono un turista con molte meno facoltà).
Dal mio campione osservato, nessuna di queste indossa il burqa, un esiguo numero il niqab, quasi tutte lo hijab e lo chador (abiti, questi ultimi, che - se non erro - coprono i capelli ma lasciano il volto scoperto).

Considerazioni: preferisco le rare latinas dog sitter.

Suggestioni: negozio di abbigliamento, reparto donne. Stanco del passeggio nel saliscendi della capitale olimpica permanente, mi seggo in una stretta panca adibita alla prova scarpe mentre attendo che coloro che accompagno abbiano trovato o no quello che cercavano. Nel mentre, mi siede accanto una donna col niqab (vestito tutto nero, con la sola apertura a fessura per gli occhi) e la cosa che più mi imbarazza è il pensiero che se invece di una panca fosse stata un'altalena a bilico, io sarei volato in alto come gli acrobati del circo (con assai minor destrezza ricaduto).

Dubbi: le donne musulmane che entrano nei negozi di abiti occidentali e fanno acquisti, quando e dove indossano tali capi?

Dicerie popolari raccolte, con probabile fondo di verità: pare che quando donne musulmane facoltose entrano nelle orologerie e gioiellerie di lusso, i commessi chiudano i locali al pubblico. Non ho capito bene se perché le clienti non vogliono essere disturbate nella scelta degli articoli o se perché con quello che poi di norma acquisteranno, il negozio avrà già guadagnato ampiamente la giornata.


1 commento:

Olympe de Gouges ha detto...

Vere entrabi le ipotesi