mercoledì 28 settembre 2016

Vivere piccoli

«Si può vivere piccoli come il proprio ego o grandi come la propria idea, io ho scelto l’idea». Shimon Peres¹

Questa frase non mi quadra. Mi sembra presuntuoso che una persona, anche nel momento in cui può ragionevolmente fare un consuntivo sulla propria vita, dia un giudizio di sé in questi termini, anche nel caso - remoto - che ciò corrisponda al vero (ho dei dubbi che per Shimon Peres questo valga, casomai li spiegherò nei commenti se qualcuno me lo chiede, perché non è di questo che voglio occuparmi).

Sarà che il mio è un ego piccolo e che di conseguenza io, piccolamente, viva. Ma non per questo io mi sento più misero di chi invece viva grandemente al servizio della propria idea. 
Che idea? Ma quale idea? Eccetera.

Vivere grandi come la propria idea: e chi la partorisce l'idea se non l'io piccolo, o un Super-ego ancor più miseramente piccolo perché non è certamente tuo, dacché te lo sei trovato sul groppone sin dalla nascita, sia esso ebraico o musulmano o cristiano o guatemalteco?

Io penso fortemente che la piccolezza umana sia alla base della diminuzione sostanziale delle rotture di coglioni che fracassano il mondo e che, per converso, la “grandezza” delle idee sia il comburente dei fuochi di guerra e disperazione sparsi per il mondo (il combustibile è qualcos'altro).

Tanto per dirne una: l'idea di nazione (di fazione) è una delle idee più fottute che ammorba l'umano.

Certo, l'idea che accomuna tanti io sotto la propria insegna è un ottimo ovile: rassicurante, stimolante, offerente un sicuro appiglio identitario. 
L'idea è, per assurdo, tutta dentro un confine. L'io piccolo, circonciso, no. 

Si sputa meglio fuori.
_________
¹ Trovata grazie a Rachel.

7 commenti:

giovanni ha detto...

L'idea di nazione è talmente esecrabile e l'ovile una speranza così meschina che vivere come ogni popolo che non l'ha è un anelito per l'uomo di grandi ideali.
L'elenco dei popoli che non hanno nazione e le loro condizioni di vita puoi trovarlo agevolmente, solo uno è riuscito a farne un affare e per quello mostrate tutti empatia. Traducilo tu.

Rachel ha detto...

"Tanto per dirne una: l'idea di nazione (di fazione) è una delle idee più fottute che ammorba l'umano."
Caro Luca, tutti noi facciamo parte di una fazione,stiamo comunque da una parte o dall'altra in molte situazioni. Questa cosa che non ti piaccia l'idea di nazione è molto italiana. L'italiano espone la propria bandiera solo in contesti sportivi altrimenti ne ha quasi pudore. Più facile esporre bandiere di altre nazioni che ci coinvolgono di più emotivamente o bandiere politiche.
Riguardo alla frase di Shimon Peres ti ho risposto di là da me.
Un caro saluto.

Marino Voglio ha detto...

"...e chi la partorisce l'idea se non l'io piccolo, o un Super-ego ancor più miseramente piccolo..."

no, scusa. lasciatelo dire da uno che prestissimo ha perso di vista l'idea per concentrarsi sul proprio ombelico, o più precisamente sullo stomaco che gli sta immediatamente dietro:

l'idea* non è un parto, è una costruzione. collettiva, per di più. è incommensurabile** con un ego o super che si voglia.

poi se quel signore abbia fatto così o si sia limitato a crederselo - e/o a dirlo - è un discorso a parte (cui io non parteciperò, perché non so un vero cazzo di storia di politica e di idee; ma se lo faceste voi aho grazzie, io ve leggo volentieri e me imparo).

* poi magari novantacinque volte su cento alla fine l'idea si rivela una cazzata; ma questo sarebbe ancora un altro spinoff...
** ci passa la stessa differenza fra dire "qui mi ci piacerebbe un ponte" e "progetto del ponte - allegato preventivo"

giovanni ha detto...

Cito: te stai a fa vecchio e triste.

Luca Massaro ha detto...

@ Giovanni.
Colgo l'ironia della prima frase, e mi centra (tipo freccette).
Riguardo all'elenco: mi piacerebbe conoscerlo o saperlo agevolmente trovare per risponderti nel merito, dammi un aiuto. Ma soprattutto dimmi, ti prego, chi sarebbe colui «che è riuscito a farne un affare» perché davvero non lo so (con "mostrate tutti empatia": chi sarebbero gli altri del gruppo in cui mi hai incluso?).

@ cara Rachel
Le bandiere mi piacevano solo da bambino quando le guardavo sull'atlante per impararle. Adesso, quando vedo capi di governo o di partito, capi religiosi o militari o di società sportive, con la spillina del cazzo appuntata sulla giacca, ho il voltastomaco. Di più ancora di tutti quelli che quando intona l'inno si mettono la mano sul petto: lì o cambio canale o, se non posso, compio un gesto scaramantico.

ma per complemento ti e vi chiedo: le nazioni sono il futuro della terra? Riuscite a immaginare che possano esistere e come possano sussistere tra - per esempio - un millennio?

@ Marino.
Ho sbagliato a lasciar lo stesso verbo, ma tu mi hai capito e lascio star la cosa così.
Guarda, mica son tanto informato anch'io su Shimon. Dico a occhio a croce che - se per esempio si era fatto un'idea d'essere un peacemaker, beh... nonostante gli sforzi non mi sembra tanto realizzata.

Marino Voglio ha detto...

a giova'
...ma da quer di'..!

Rachel ha detto...

@Luca, non ho idea se tra un millennio esisteranno ancora le nazioni per come le intendiamo noi. Il concetto di nazione è peraltro così relativamente giovane che una speranza di sopravvivenza ancora gliela darei.