venerdì 17 marzo 2017

Ha detto inclusiva

Il superministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaüble, in occasione del prossimo G20 a guida tedesca, ha scritto un discorso solenne che, in alcuni passaggi, manifesta un malcelato spirito imperialista. Innanzitutto difende, con inguaribile protervia, la bontà del rigore e dell'austerità tracciati dalla politica economica europea riassunta nei parametri di Maastrich:
«C’è ancora lavoro da fare per aumentare la resilienza dell’economia globale agli shock improvvisi. Perciò una delle priorità del G20 di quest’anno sarà impedire che scoppino altre crisi finanziarie ed economiche come quelle del 2008-2009, che sono state provocate da un modello di crescita miope, basato sul debito». Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/P9ivGZ
Successivamente, dato che l'orizzonte politico del G20 non è delimitato dai confini europei, Wolfgang Schaüble, da bravo mercantilista, osserva come, in prospettiva, il continente africano, nei prossimi decenni, possa garantire nuove forze alla infiacchita globalizzazione (che legge sempre al servizio delle imprese tedesche e del conseguente bisogno di export). In quale maniera? Presto detto:
«Il G20, sotto la presidenza tedesca, sta lavorando per intensificare la cooperazione con l’Africa. Un pilastro centrale in questo senso è il Compact with Africa che fornisce un quadro per sostenere gli investimenti privati, anche infrastrutturali. Noi proponiamo che, con il sostegno politico del G20, i governi africani, le organizzazioni internazionali e i partner bilaterali approntino dei piani di investimento a misura di ogni Paese per promuovere gli investimenti nel settore privato. Ogni Paese deve adottare un pacchetto di misure ad hoc per ridurre i rischi d’investimento. Il Compact with Africa è un’iniziativa che contribuirà alla concretizzazione del piano per lo sviluppo economico dell’Agenda 2063 promossa dall’Unione africana. L’Agenda dell’Unione africana fornisce le linee guida per migliorare il quadro macroeconomico, commerciale e finanziario del Continente.»
Orbene, alla luce di tali dichiarazioni d'intenti, se le nazioni africane dovessero avallare il [Fiscal?] Compact with Africa, temo che esse si troveranno, nel volgere di pochi anni, nelle medesime condizioni finanziarie della Grecia. E senza neanche il Pireo come pegno.

3 commenti:

Marino Voglio ha detto...

so poco di africa, ma: e se fosse comunque un miglioramento..?

Luca Massaro ha detto...

Non lo escludo. Sono soltanto sospettoso sulle indicazioni di sviluppo proposte dar tedesco.

Marino Voglio ha detto...

...è che non le dobbiamo paragonare con soviet+elettrificazione ma con animismo+sharia (me sa).