lunedì 18 settembre 2017

Prova cazzoni

Roberto Saviano, memore della volta in cui persino Grillo cercò di candidarsi alle primarie del PD, sfida i cinquestelle opponendo la propria candidatura a quella Di Maio, con un discorsetto a melanzana sulla sua pagina facebook, nel quale presuppone, presuntuosamente, che la sua presenza determinerebbe la competizione più democratica e cristallina, perché renderebbe più difficile la vittoria di Luigi il Riportino. 

Ma s'illude, giacché, ammesso e non concesso che i grillini gli concedano di candidarsi, non avrebbe chances di vincere contro il rappresentante perfetto dell'acribia nazional popolare, del perfettino puntuale e meticoloso, paladino del partito dell'onestà.

Viceversa, nel 2009, gli allora supervisori ai regolamenti interni al PD, rifiutarono la candidatura di Grillo, perché costui, se avesse avuto via libera, rischiava seriamente, non dico di vincere, ma di avere una forte legittimazione politica all'interno del partito.

Insomma, se Saviano avesse via libera, credo che rimedierebbe una sonora figura cacina.


4 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

comu lu pitrusinu

Lorenzo ha detto...

Però se fosse come dici, cosa costerebbe al M5S ammettere la sua candidatura?
Dal punti di vista di Saviano l'intento è chiaro, se non mi ammettete, almeno nelle intenzioni dichiarate, avete la coda di paglia. Saviano mica si rivolge agli elettori del suo "avversario ipotetico" per convincerli a votare per lui, meno che meno si rivolge a chi, come me, non voterebbe mai il PD o M5S. Si rivolge al "mondo della sinistra" per mostrare che il M5S, è contiguo al PD nella base elettorale, non è una cosa seria. E' tutto un discorso centripeto, a ringalluzzire e compattare la "base", abbastanza tipico di certe figure "jolly" che sono come il prezzemolo ma non hanno un ruolo gerarchico definito.

Detto questo, se penso al "panorama politico" italiano, quali sono le figure che si propongono come "leader", devo concludere che siamo alle battute finali, al crepuscolo.

Olympe de Gouges ha detto...

siamo al crepuscolo del leaderismo? finalmente

Lorenzo ha detto...

Non siamo affatto al crepuscolo del "liderismo", semplicemente il livello dei "leader" si è abbassato cosi tanto che lo scemo del paese diventa "leader". Che ha il vantaggio di evitarci certi eccessi ma lo svantaggio che la media è cosi bassa che non fa che accelerare il declino.