venerdì 6 aprile 2018

Padellare

Io penso che quello di Di Maio sia stato un suggerimento, più che una critica. Infatti, Salvini lo ha accolto subito, facendo valere così il proprio ruolo di (presunta) guida della coalizione di centro destra. Quest'ultima, quindi, saprà parlare a Mattarella con una sola voce? E questa voce, potrà essere presa in considerazione dal M5S per l'eventuale formazione del nuovo governo?

1) Sì, se in Forza Italia Berlusconi farà un passo indietro simile a quello che fece nel governo Letta; e se Forza Italia saprà trovare, al proprio interno, personaggi incensurati che, similmente alla presidente del Senato, possano essere deglutiti dai parlamentari pentastellati.
2) Sì, se Di Maio - o altri autorevoli dirigenti del Movimento - sapranno dire, come disse D'Alema circa vent'anni fa (se non ricordo male), che Mediaset è, per il Paese, un patrimonio produttivo e culturale da difendere (applausi in tv e subito un contratto con la Mondadori per chi vuole anche intraprendere - a tempo perso - una carriera da scrittore).

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Indubbiamente, c'è molto tatticismo. I partiti, oltre a esprimere quel che vorrebbero, dicono, con eguale afflato, ciò che non vorrebbero. Punti di convergenza e veti hanno, al momento, lo stesso peso. L'interesse generale è certamente sullo sfondo lontano laggiù. Arriverà quindi il momento in cui il senso di responsabilità, la ragion di Stato prevarranno? Boh. Una cosa si può notare, tuttavia. Che tutti quanti stanno bene attenti a prepararsi una via di fuga, una scappatoia, il modo che, secondo l'opinione di ognuno (corretta o meno che sia), servirà a salvarsi, a presentarsi quindi come vittima e non come responsabili dell'eventuale fiasco.
Perciò, per tutti, l'importante è trovare le ragioni migliori per dare la colpa all'altro. Per dire pubblicamente, con forza: se non abbiamo potuto è perché non ci è stato permesso.

Il Pd, complice anche il pessimo risultato elettorale, considerato anche che la dirigenza si è chiamata, sin da subito, fuori da ogni possibile accordo di governo («Noi restiamo all'opposizione, ci pensino gli altri - se ne sono capaci - a formare un nuovo governo»), si trova nella posizione migliore per occupare lo status di minoranza che sta a valle del fiume della legislatura in attesa del cadavere che passa. Ma c'è un problema: il Pd non si è accorto di essere già esso stesso un partito cadavere.

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