martedì 5 febbraio 2019

Google -

Vedo sfuggirmi. Tipo fossi Google +. E mi chiedo: prima di sparire, di lasciarsi morire d'aprile (dicono dalla base che già da ieri non avrei potuto utilizzarlo e che il 2 aprile - perché non il primo così per celia? - tutto sarà chiuso ed eliminato e chissene tanto non l'ho mai considerato più di tanto il G+) non sarebbe stato meglio vivere per un po' da Google - ? Tipo me, Luca - (meno... il can per l'aia) da tempo, una vita - che vita! - che il tempo passato lo vedo lontano, da una certa altezza, o bassezza, non metaforizziamo troppo sennò perdo l'uditorio - e insomma, Luca il minus habens sotto certi aspetti perché - perché? - non so perché, perché sono un idiota a stare qui a sbattermi senza concludere niente? Senza uno scopo? Senza scopo? Mi vengo in faccia da egregio segaiolo che sta qui a sbattersi (avevo promesso di non metaforizzare troppo e non ho mantenuto) (man tenuto ferma) (sembro Sanguineti a Parigi che conta quanti gatti sono grigi e quante coppie di tette hanno le parigine). Suvvia! Stoppati! È bello però stare qui. Mi dà conforto. Mi fa sentire - lo dico con somma presunzione - come Patrizia Cavalli dopo che ha scritto una poesia. 

È inutile fare sforzi
diventare più adulti più maturi
interessarsi alle tante sorti
del mondo nei giornali
e intanto guardare con sensi approssimati
scomparse e ricomparse
dentro e fuori e i minuscoli regali
della memoria inacidita
nelle scatole e nelle scatolette.¹

È bene che l'intelligenza (il minus habens) (o quello che) si dispieghi (ho disposto così). Nel cassetto ci starà o sparirà perché magari un giorno Google deciderà di far morire anche Blogger. E io non avrò di pubblicato alcunché. Io che non mi sono peritato di alcun backup (o almeno, di pochissimo). Oh, bella piattaforma bloggeristica non mi lasciare nell'oceano del nulla, almeno, se proprio devi, diventa rifiuto e aggregati al Plastic Trash Vortex (tanta roba: ho riconosciuto una mia Ferrarelle).

Ma io amo. All'amo. E anche. Io sono un uomo (se questo). Praticamente una cosa.

________________
da Il cielo, Einaudi, 1981


2 commenti:

Sabina_K ha detto...

...bellissimo post, e per come fai girare il valzer alle frasi, e per quello che sale in superficie come senso, una roba (il senso) che qui è tutt'altro che di plastica.
E' un piacere leggerti

Luca Massaro ha detto...

Grazie Sabina. Arrossisco e mi rincuoro.
Baci