venerdì 1 maggio 2020

Hello Dad

Da un po' di anni, tutti gli anni, coi soldi erogati dal Ministero, tutte le scuole e le università italiane pubbliche pagano delle società private affinché queste eroghino loro dei servizi telematici e informatici (hardware e software).
Io non so, nel complesso, quanti soldi siano, ovvero quanto denaro pubblico (reperito dallo Stato tramite le tasse e il debito) serva.
Ma immagino che, nel complesso, nel corso di questi anni in cui tali servizi si facevano sempre più indispensabili e necessari per il funzionamento stesso delle scuole e delle università italiane, se del denaro pubblico fosse stato investito, in ricerca e sviluppo dei medesimi servizi telematici e informatici, affinché lo Stato in prima persona (è una persona lo Stato?) potesse, nel volgere di pochi anni, diventare autonomo e gestire in modo indipendente tutto il complesso meccanismo informatico che regola le scuole e le università italiane, a partire dai vari registri elettronici (con tutti i dati sensibili dentro dei cittadini), fino alla didattica on line (la cosiddetta D.a.D), allora tutte le scuole e le università italiane non sarebbero di fatto dipendenti da società private nell'erogazione dei loro servizi.

Giacché senza pagare Google, o Microsoft, o Amazon, o Facebook con tutti i loro applicativi e servizi (o Spaggiari, Axios, Argo, Kescuola, che mi risultano essere i principali registri elettronici usati), oggi le scuole e le università pubbliche italiane non potrebbero svolgere la loro funzione pubblica.

(E questo vale anche per le linee telefoniche, un tempo statali - e nell'epoca in cui viviamo è meglio che siano in mano ai privati le autostrade, anziché le reti telefoniche).

Domanda: con tutti i soldi (presi a prestito) che pioveranno nelle casse statali per la cosiddetta "ripartenza" sono previsti degli investimenti per colmare questa lacuna e far sì che lo Stato si renda indipendente dalle suddette società?

Risposta: no.

Considerazione: prossimamente, nei documenti di identità, sotto la voce cittadinanza, vi sarà uno spazio in cui dichiararsi figlio di Google? (o altri sopra detti).



4 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

c'è grande corruzione sotto il cielo, non solo fatta di bustarelle

Luca Massaro ha detto...

Rivoglio la Sip.

bonste ha detto...

La TETI, avevo 10 anni quando si fuse con la SIP, 10 anni dopo e per anni, accompagnavo tutte le mattine la mia ragazza davanti ai cancelli della FATME, ma in questa "ripartenza" non ci sarò. Chiedetemi al bisogno piuttosto di legarmi nuovamente ai cancelli dei cantieri di Montalto di Castro se dovessero tornare a costruire centrali nucleari. Forse non mi sarà permesso di andare al cinema, o comprare musica, andare a teatro, in farmacia, o a fare benzina senza le tessere adeguate, ...ma non per molto, ve lo dice un giovanotto sempre in guarigione ma in piena salute.
Grazie dell'ospitalità, leggo con piacere i suoi pensieri

Luca Massaro ha detto...

Anch'io i suoi commenti.